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La fotografia ruba l'anima.

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Quell’inesorabile carestia

2023-11-04 19:21

Marzia C.

cavalieri apocalisse, carestia, fame, trittico, fotografia da studio,

Quell’inesorabile carestia

Il quarto Cavaliere dell’Apocalisse si rivela in quell’inesorabile carestia di cibo e risorseche porta con sé malattie e povertà.La Carestia deriva da

Il quarto Cavaliere dell’Apocalisse si rivela in quell’inesorabile carestia di cibo e risorse
che porta con sé malattie e povertà.
La Carestia deriva da un cattivo raccolto, da guerre, siccità o cambiamenti climatici e da
altri fattori che sono stati nel passato le cause scatenanti. Come capitava alle antiche
popolazioni soggette a periodi più o meno lunghi di scarso sostentamento.
Anche al giorno d’oggi molte zone della terra soffrono la fame e si ritrovano in condizioni
limite. Questo male dell’umanità viene rappresentato come un Cavaliere della “fine del
mondo” che sul suo cavallo nero percorre terre e sentieri per raggiungere villaggi e paesi
dove saccheggiare e togliere il raccolto e i denari risparmiati.
Un simile scenario catastrofico viene descritto dall’artista fotografo Roberto Pestarino che
ne coglie l’essenza e una possibile speranza con i suoi tre scatti dedicati alla “Carestia”.
Gli stessi fanno parte di un grande progetto sui 4 Cavalieri dell’Apocalisse che vanta in
totale 12 foto raggruppate in 4 trittici.
L’importanza, la precisione e la valenza generale di questo fantastico lavoro fotografico
ammaliano lo spettatore per la bellezza delle foto stesse e per il loro significato intrinseco.

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La Carestia e il suo gelido abbraccio


Per descrivere la carestia che colpisce l’umanità in modo agghiacciante e inclemente è
sufficiente rimirare e leggere fra le righe di queste tre fotografie. Si nota in ciascuna una
piccola cornice e lo sfondo bianco di un telo, come se fossero tre quadri.
I personaggi che si trovano all’interno della cornice interpretano il passato, quelli invece
che sono fuori rappresentano il presente. Ecco allora nel primo scatto la ragazzina di oggi
che scambia degli oggetti con l’antica figura. Mentre al centro un personaggio seicentesco
rievoca il Cavaliere dell’Apocalisse che annuncia solenne il lungo periodo di carestia.
Infine, la foto a destra mostra una donna che porta con sé un sacco di spighe di frumento.
Non è tanto, ma forse sarà sufficiente per allontanare la fame per qualche giorno. Uno
spiraglio di speranza nell’affrontare un così gravoso problema, superato poi negli anni
grazie al progresso e alle tecnologie.
Essendo arrivati al termine del progetto mirabile di Roberto Pestarino è doveroso
ringraziare chi ha contribuito alla buona riuscita del lavoro fotografico.

 

L’Associazione culturale Veterani delle Fiandre ha collaborato e partecipato al progetto
dei 4 Cavalieri dell’Apocalisse prestando il proprio tempo e senso artistico.
Il loro scopo è quello di rievocare un gruppo di mercenari durante la guerra dei Trent’anni
svoltasi tra il 1618 e il 1648 presentando rievocazioni storiche eccezionali. Anche per
questo progetto fotografico l’Associazione si è distinta per l’immenso contributo volontario
e sostegno amichevole nell’interpretare il tema dell’Apocalisse e dei suoi Cavalieri.
Si ringraziano quindi tutti coloro che hanno partecipato e per la dedizione nell’interpretare i
personaggi delle foto una dedica speciale è rivolta alla famiglia La Rocca.
È bello anche nominare Isabella Missio per il notevole e favoloso dipinto dei cavalli,
sempre presente nelle foto centrali.
Alla fine, quell’inesorabile carestia, che toglie sostentamento e risorse, deve restare per il
futuro un lontano ricordo.

Veterani delle Fiandre

L’Associazione culturale Veterani delle Fiandre ha collaborato e partecipato al progetto
dei 4 Cavalieri dell’Apocalisse prestando il proprio tempo e senso artistico.
Il loro scopo è quello di rievocare un gruppo di mercenari durante la guerra dei Trent’anni
svoltasi tra il 1618 e il 1648 presentando rievocazioni storiche eccezionali. Anche per
questo progetto fotografico l’Associazione si è distinta per l’immenso contributo volontario
e sostegno amichevole nell’interpretare il tema dell’Apocalisse e dei suoi Cavalieri.
Si ringraziano quindi tutti coloro che hanno partecipato e per la dedizione nell’interpretare i
personaggi delle foto una dedica speciale è rivolta alla famiglia La Rocca.
È bello anche nominare Isabella Missio per il notevole e favoloso dipinto dei cavalli,
sempre presente nelle foto centrali.
Alla fine, quell’inesorabile carestia, che toglie sostentamento e risorse, deve restare per il
futuro un lontano ricordo.